IMPIANTI DENTALI Casi Clinici

CASI CLINICI

RIABILITAZIONE IMPLANTO-PROTESICA CON TECNICA MINI-INVASIVA DEL RIALZO DEL SENO MASCELLARE

Descrizione del caso

Il caso clinico in oggetto riguarda la riabilitazione implanto-protesica di una paziente di 45 anni che si è presentata alla nostra osservazione lamentando molteplici problematiche fra cui difficoltà masticatorie sul lato superiore destro, zona nella quale era presente una riabilitazione protesica fissa a ponte con elementi dentali sottostanti cariati.

Analisi del caso

Gli esami clinico-strumentali e la diagnostica per immagini hanno evidenziato significative problematiche cariogene agli elementi 1.7 e 1.4 nonché un’atrofia ossea residua in zona 1.6 accompagnata da una pneumatizzazione del seno mascellare destro.

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Il caso clinico è stato preventivamente studiato attraverso il ricorso alla tecnologia digitale del software Nobel Clinician che, analizzando i file della Tac cone-bean eseguita dalla paziente, ha permesso di conoscere l’entità del riassorbimento osseo verticale e orizzontale in zona 1.6, la densità ossea del sito e la possibilità o meno di un’implantologia post-estrattiva in sede 1.4.

Tra le varie difficoltà del caso, come evidente dagli esami radiografici, vi sono state l’atrofia ossea residua in senso verticale in zona 1.6 (visibile dalla scansione TAC che indicava soli 4,1 mm di osso disponibile), la carie dei pilastri ponte della protesi esistente in zona 1.7 e 1.4 e la necessità di poter attuare una tecnica chirurgica che potesse permettere contestualmente la rigenerazione ossea del seno mascellare e l’inserimento implantare in zona 1.4 e 1.6 al fine di ridurre i tempi clinici in attesa dell’osteointegrazione degli impianti in sede 1.4 e 1.7, considerando la sopravvivenza a breve termine del provvisorio inserito in tale zona.

Piano di trattamento

Dopo aver praticato l’anestesia loco-regionale in zona mascellare superiore destra, previa esecuzione un lembo chirurgico di ridotte dimensioni, è stato estratto dapprima l’elemento 1.4 e successivamente inserito in sede post-estrattiva un impianto di adeguata lunghezza e diametro.

In sede 1.6 al fine di eseguire il rialzo del seno mascellare è stata eseguita una tecnica che ha previsto una frattura controllata del pavimento del seno per via trans-crestale ovvero attraverso il foro di preparazione iniziale del sito implantare attraverso l’ausilio di un sistema specifico di frese atraumatiche (SCA Kit) che, tramite stop metallici calibrati intercambiabili, ha portato a esporre e rialzare la membrana sinusale nonché innestare il biomateriale osseo fino all’altezza desiderata all’interno della cavità subantrale.

Una volta verificata radiograficamente l’avvenuta rigenerazione ossea è stato posizionato un impianto di lunghezza 11,5 mm in un sito che all’inizio presentava solo 4,1 mm di osso disponibili (con un guadagno osseo di 8 mm).

Al termine della chirurgia è stata praticata la sutura con punti riassorbibili e riapplicato il provvisorio, il quale rimarrà in sede sino ad avvenuta osteointegrazione implantare rappresentata in circa 6 mesi (qualora la tecnica avesse previsto la sola rigenerazione ossea i tempi di attesa si sarebbero notevolmente allungati fino a circa 12 mesi).

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